DALLA SOCIETA' ESERCIZIO BACINI ALLA FINCANTIERI
BREVE STORIA DEI CANTIERI NAVALI DI RIVA TRIGOSO

di

Angelo Ciccarelli

 

" i ciottoli"

36

Presentato  Sabato 13 Aprile 2013 a cura di Giorgio "Getto" Viarengo
Salone Parrocchiale - Sagrato Chiesa Santa Sabina in Trigoso - ore
21

 

 

  Mi è capitato leggendo l’importante produzione letteraria a disposizione sulla storia del nostro territorio di incappare, a proposito della data di fondazione del cantiere rivano, in una serie di discordanze proposte da autori diversi che sono all’origine dell’impegno che alla fine ha sollecitato questo mio lavoro.

  Una data il pretesto, ma in tutta sincerità come avevo già auspicato nel mio libro “Storia di Navi” sentivo la necessità di conoscere quanto era accaduto nel corso del secolo che ha separato la data dell’impianto dei cantieri dai giorni nostri.

   Premesso che la ricerca svolta non ha alcuna ambizione di esaurire il tema che per la molteplicità degli argomenti che propone e per lo spazio di tempo che la riguarda offre numerose possibilità di approfondimento, devo confessare che alcune considerazioni svolte si affidano a intuizioni che, pur seguendo un filo logico, non ho potuto adeguatamente documentare. Inoltre non mi sono adoperato a sufficienza per esaminare la documentazione che certamente esiste, almeno lo spero, negli archivi della Società, non per pigrizia o per timore di incappare in un rifiuto ma solamente perché l’intento iniziale aveva l’obiettivo minimale della definizione delle origini di una semplice data.

   Poi via via che stendevo gli appunti di quello che sarebbe dovuto diventare nelle intenzioni un capitolo del secondo volume di “Storia di Navi” l’esame di documenti, planimetrie, immagini fotografiche mi hanno costretto ad ampliare lo spettro d’intervento facendo si che scaturissero le pagine che seguiranno e che auspico, avrete la bontà di leggere.

   In verità mi sono chiesto stupito come così efficaci studiosi della storia della nostra comunità, che hanno compiuto importanti ricerche e scritto testi di assoluto valore abbiano potuto equivocare nell’indicare la data di fondazione del cantiere rivano. Ho quindi cercato di dare al quesito una risposta documentata, incontrovertibile e definitiva.

 Per precisare bene la mia riflessione ho dovuto compiere una dissertazione glottologica sul verbo fondare; in primo luogo mi sono chiesto quando sia possibile individuare la data di fondazione di una qualsiasi cosa: nel primo pensiero? Nel primo scritto? Nel primo atto o in quant’altro?

   Non sciogliendo questo nodo sarebbe diventato davvero difficile stabilire una data certa. Poi se si vuole un poco retoricamente, mi sono domandato, la fondazione di Roma è attribuita al momento e al giorno in cui Romolo traccio il solco alla guida dei celebri buoi o a quando gli venne l’idea? Cercò il luogo? Preparò l’attrezzatura per compiere il gesto?

   La risposta al quesito è stata trovata consultando l’utile e amato dizionario della lingua italiana che occupa da sempre nella mia libreria un posto di primo piano; alla voce fondare v. tr. è attribuita al punto 1. assol. la seguente definizione: “Gettare le fondamenta di una costruzione / costruire stabilmente, in vista di uno sviluppo nel tempo e nello spazio”. L’Oli-Devoto aveva sciolto i miei dubbi e in conformità a ciò mi è stato semplice affermare: il “Cantiere” fu fondato quando iniziarono i lavori di istallazione precisamente il 15 giugno 1898. La delibera ultima e definitiva che ratificava la convenzione era stata, infatti, approvata come documentano le carte dell’archivio comunale solo da poco più di un mese il 7 maggio 1898; La Società Esercizio Bacini, intendendo con questa dizione, un “ Ente costituito da due o più persone che impegnano beni comuni per l’esercizio di una attività economica”, regnando S.M. Umberto I,  per grazia di Dio e per volontà della nazione, fu costituita il 28 dicembre 1889 diventando operativa il 1 gennaio 1890, come sancisce l’atto costitutivo.

   Sciolto il dubbio, mi sono limitato a raccontare ciò che le carte propongono.

   E’ opportuno precisare che tutto quello che è racchiuso tra virgolette e rigorosamente trascritto integralmente dai documenti esaminati. La costruzione grammaticale dei testi citati (tempo dei verbi, uso dei pronomi, concordanze, punteggiatura ecc.) non ha subito modificazione alcuna.

   Eventuali aggiunte apportate ai testi originali, per chiarire ambiguità o per fornire eventuali parole o lettere mancanti nella copia autentica sono state racchiuse dentro parentesi quadre; le omissioni di tratti del testo, parola o frase, sono state indicate con l’inserzione di una serie di tre punti, il tutto cercando di dare nei limiti del possibile un senso grammaticale compiuto.

   Riassumendo, in generale per la redazione della struttura funzionale del testo ho cercato di attenermi alle indicazioni che fornisce la guida di Roberto Lesina, Il Manuale di Stile, 4° ed., Bologna, Zanichelli, 1991. Voglia il lettore perdonarmi eventuali discordanze rispetto ai propositi, perché inequivocabilmente da attribuirsi a imperdonabili distrazioni.

                                                                                                              Angelo Ciccarelli 

 

Presentato il "ciottolo n. 36"
di
Francesco Dario ROSSI

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Sabato 13 aprile 2013, alle ore 21, nella Sala Parrocchiale “Don Vittorio Cafferata” di Trigoso, alla presenza di un numeroso pubblico, è stato presentato il Ciottolo n.36,
“Dalla Società Esercizio Bacini alla Fincantieri - Breve storia dei Cantieri Navali di Riva Trigoso”, di Angelo Ciccarelli.

Dopo il saluto dell’ideatore e coordinatore dei “Ciottoli” Marco Bo e del Parroco di Trigoso don Enzo Frisino, ha preso la parola lo storico locale Giorgio “Getto” Viarengo, autore della Prefazione al libro di Ciccarelli.

Viarengo, dopo aver giustamente affermato la centralità del lavoro nella vita di ogni comunità, ha messo in rilievo la grandissima importanza del Cantiere Navale di Riva Trigoso. Essa è attualmente l’unica vera realtà industriale del Comprensorio del Tigullio ed è quanto mai vitale ai nostri giorni, in cui la grave crisi economica rende quanto mai aleatorie le opportunità di lavoro. Lo storico si è poi soffermato sui motivi che indussero a scegliere nell’ultimo decennio dell’Ottocento Riva Trigoso per la costruzione di un Cantiere Navale ( la profondità del fondale vicinissima al litorale, la facilità di approdo, l’ampio arenile, l’esistenza già allora di infrastrutture come la linea ferroviaria e gli impianti di energia elettrica) e sulle controversie tra i due gruppi industriali (Piaggio e Gotuzzo-Sanguineti) interessati alla costruzione del Cantiere.

Viarengo ha poi sottolineato che il libro di Angelo Ciccarelli è frutto del primo vero e documentato studio di “archeologia industriale” nel Tigullio e ha ricordato la lungimiranza dei gruppi partigiani durante la Resistenza nel mettere in salvo nell’entroterra chiavarese molti macchinari del Cantiere, che hanno permesso un più rapido avvio della ricostruzione post-bellica. Ha infine auspicato che questa industria, anche  per il grande know how acquisito nell’arco di più di un secolo, rimanga a caratterizzare la nostra cittadina anche nell’attuale era di globalizzazione e delocalizzazione industriale.

Ha poi preso la parola l’autore del “ciottolo” Angelo Ciccarelli. Dopo un breve excursus sulla genesi e finalità del suo libro e sul metodo seguito nella sua preparazione e stesura, ha illustrato, con l’ausilio della proiezione di opportune e chiare immagini e fotografie, le vicende e controversie burocratiche che hanno caratterizzato il sorgere del Cantiere Navale di Riva Trigoso. Dopo aver puntualizzato che la vera data di fondazione del Cantiere è il 15 giugno 1898, ha spiegato l’importantissimo ruolo che ebbero nella sua ideazione, progettazione e localizzazione, oltre all’ing. Erasmo Piaggio, il generale e Ministro della Marina Benedetto Brin e l’allora Sindaco di Sestri Levante Costantino Raffo.

Ciccarelli ha poi passato in rassegna l’evolversi del Cantiere Navale di Riva Trigoso attraverso il Novecento, dall’originaria Società Esercizio Bacini ai Cantieri del Tirreno al suo assorbimento da parte dell’I.R.I. e all’attuale Fincantieri, illustrando le varie fasi con numerose foto d’epoca degli impianti e delle navi varate. Si è opportunamente soffermato sull’attività del Cantiere durante la Prima Guerra Mondiale, nel periodo tra le due guerre e sui bombardamenti da esso subiti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ha messo poi in rilievo la grande specializzazione del Cantiere nella costruzione di navi da guerra e praticamente dell’intera flotta navale militare italiana (si ricordino ad es. le classi “Maestrale” e “Lupo”). Si è infine soffermato sui periodi di crisi attraversati dal Cantiere rivano e su come esse siano sempre state superate grazie all’alta professionalità delle maestranze e dei tecnici che vi hanno lavorato.

Dopo l’autore ha parlato brevemente il dirigente sindacale della CGIL Sergio Ghio, che ha ricordato come l’orgoglio dei lavoratori del Cantiere e di tutta la popolazione rivana e sestrese abbia contribuito, insieme all’azione dei sindacati dei lavoratori, a superare la grave crisi di pochi anni fa, in cui la direzione della Fincantieri aveva praticamente deciso la chiusura del Cantiere rivano.

Ha preso infine la parola il Sindaco di Sestri Levante Andrea Lavarello, ricordando anch’egli la centralità dell’industria rivana nell’economia sestrese e del Tigullio e le lotte sostenute durante il suo decennale mandato dall’Amministrazione Comunale, insieme con la popolazione, per salvaguardare l’esistenza e l’operatività del Cantiere Navale di Riva Trigoso.

Ha concluso la serata un brindisi con il tradizionale assaggio delle deliziose crostate e torte di riso preparate dalle signore di Trigoso.

Prima della presentazione, alle ore 20.30, in S. Sabina Don Enzo Frisino ha celebrato una S. Messa in ricordo di Giorgio Cretì, autore di n. 5 ciottoli, recentemente scomparso.

Altre immagini della serata:

 

   
 

 


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