Confraternita di N.S. del Carmelo
Pellegrinaggio al Santuario della
Madonna di San Luca
 
Foto di Sergio Magrone
 


 a cura di Andrea Gianelli  
 

Per una Parrocchia e una Confraternita come le nostre, che sono intimamente legate all’immagine di Maria, assume certamente un significato particolare il compiere un pellegrinaggio a un Santuario mariano come quello dedicato alla Madonna di San Luca, sul Colle della Guardia che delimita la città di Bologna.

Un pellegrinaggio, proposto diversi mesi fa dal Parroco e dal Consiglio Pastorale (specie da Anna, a cui va riconosciuto il merito di essere stata attiva come e più del solito perché tutto andasse per il meglio), per farci riscoprire il senso della comunità che, pur nella diversità delle persone che la compongono, deve muoversi in unità e con spirito fraterno verso la strada che Dio ci indica.

Un pellegrinaggio che ha avuto i suoi momenti più significativi nella processione di tutti i presenti verso il Santuario, accompagnati dall’immagine del  Crocifisso “piccolo” portato dai Confratelli di N. S. del Carmelo, e nella successiva celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro parroco, che ha voluto ricordarci l’importanza dell’affidarci come figli alla protezione benigna di Maria.

Anche il rettore del Santuario, rivolgendoci il proprio saluto termine della celebrazione, ha voluto evidenziare che l’invito rivolto dall’icona della Madonna a chi la osserva è quello di seguire la via indicata col suo sguardo, per giungere a cogliere il mistero che si cela dietro ai suoi occhi.

E credo che un po’ tutta la giornata passata insieme visitando le bellezze artistiche di Bologna, sia stata vissuta proprio all’insegna dell’affidamento reciproco; pur essendo tanti e di diversa età siamo riusciti a condividere nello stesso modo e negli stessi luoghi, il tempo trascorso insieme. Ho visto tanti volti sereni e sorridenti, segno inequivocabile del bene che ciascuno ha provato nel sentirsi accolto dall’altro e nel condividere con lui un cammino comune.

Mi pare che questo tipo di esperienza sia necessario per far crescere la comunità parrocchiale nella quale viviamo, perché permette di rafforzare le relazioni che già esistono e soprattutto consente il sorgere di nuovi rapporti e di amicizie tra chi pur appartenendo alla stessa Parrocchia magari non ha mai avuto occasione di dialogare e di conoscersi.

Se è vero, come ha scritto don Tonino Bello, che “è attraverso la comunità che si comunica  col cielo”, allora mi piace pensare che a Bologna per un po’abbiamo passeggiato sopra le nuvole... ora siamo chiamati a proseguire questo cammino a Sestri, consapevoli che dinanzi alle difficoltà che la quotidianità presenta, il dolce sguardo di Maria ci accompagna sempre.


 

 

 

 

 

 

 

M.Bo