Famiglia STAGNARO

Allarico e Arminio Stagnaro che hanno fornito queste notizie, che si basano su ricerche di documenti di famiglia conservati da remoti anni, hanno fondato a Riva una importante fabbrica, la prima e forse unica in Italia, di ami da pesca e una di reti che per molti anni hanno dato vanto e operosità a questa zona.


        Nel 1141, i membri di questa famiglia si chiamavano ancora stagnari (con la “s” minuscola): erano i primi calafati marinai che “stagnavano” le “stamance” delle barche, i “dritti” di prora e di poppa, le fiancate quando queste, in legno, si allargavano. Usavano la “brisca”, una specie di stoppa che avevano “rubato” agli arabi piantandola nelle nostre terre, dove aveva attecchito benissimo. Questa “brisca” veniva impregnata di pece. L’arte del calafato è nata a Trigoso, l’antica Tigullia e la Trigaudium dei romani, che si trova all’inizio del Bracco.

Una notte, i sammargheritesi, che non capivano il perché di tanta capacità impermeabile di questa calafatura, riuscirono a portar via qualche pianta e poi dettero inizio anche loro al lavoro di stagnazione; ma i trigosani e i rivani poi sono stati sempre i più bravi.

Uno dei capostipiti di questa antica famiglia di Trigoso, Franco, che era un calafato, nel 1240 si recò a Genova, quando non era ancora repubblica, per lavori su natanti onerari acquistati in Medio Oriente, che non potevano essere utilizzati perché in pessime condizioni. Ciò fece su consiglio dell’ammiraglio Zaccaria, nativo della riviera di ponente, che comandava la flotta di Spagna.

I discendenti di Franco restarono a Genova sino al 1500 circa, e rientrarono a Trigoso essendo stati banditi con un editto dei Doria durante le persecuzioni contro chi parteggiava per i Fieschi.

SPEDIZIONE DI UNA PARTITA DI CANDITI
(dall'Archivio f.lli Stagnaro - Fabbrica Ami da pesca)

Adi 8 Agosto 1780 in Genova

Hanno caricato  col nome di Dio a buon salvamento una volta tanto, in questo Porto di Genova
        PIETRO ROMANENGO fù STEFANO
Sotto coperta della Goletta nominata N.S. di Buon Viaggio
Padrone Emanuele Stagnaro
Per condurre e consegnare in questo suo presente viaggio in N.Forti le appiè nominate, numerate Mercanzie asciutte, intiere e ben condizionate, segnate come di contro e così promette detto Padrone al suo salvo arrivo consegnate alli Signor Fratelli BO o a chi per essi
E di nolo gli sarà pagato il Dovere ---------
E per fede del vero, sarà questa con altre simili firmata da detto Padrone e non sapendo egli scrivere per lui da terzapersona, ed una completa, l'altre restino di niun valore. Dio l'accompagfni a salvamento, e voi feliciti.
Dici colli 4 frutta candita in peso lorgo ql. 2 benissimo condizionati

E.Stagnaro                

LIBRETTO DI MATRICOLAZIONE DI STAGNARO FELICE DI ANTONIO
(dall'Archivio f.lli Stagnaro - Fabbrica Ami da pesca)

 

PATENTE DI PADRONE MARITTIMO DI STAGNARO ANTONIO
(dall'Archivio f.lli Stagnaro - Fabbrica Ami da pesca)