ADRIANO V - (Ottobono Fieschi)
1210/1215-1276

Nota di Sandro Antonini


        Ottobono Fieschi (poi papa con il nome di Adriano V), che la tradizione vuole essere nato a Trigoso fra il 1210 e il 1215, apparteneva alla potente famiglia genovese dei Fieschi, conti di Lavagna. Pur non essendo importante come pontefice – infatti, regnò appena trentotto giorni, un periodo troppo breve per incidere sulle vicende europee e italiane – Ottobono, da cardinale, rivestì notevoli incarichi presso le più importanti corti europee e, segnatamente, in Inghilterra. Amico stimato dei personaggio più potenti dell’epoca – il Duecento, secolo del massimo splendore per la famiglia – quali Enrico III Plantageneto, Luigi IX il Santo, Carlo d’Angiò, l’arcivescovo di Canterbury, Alessandro III di Scozia ed anche Federico II di Svevia, seppe destreggiarsi con abilità, assicurando ai familiari e alla Chiesa condizioni vantaggiose. Dante, nel XIX canto del Purgatorio, gli ha dedicato alcuni celebri versi: Intra Siestri e Chiaveri s’adima/ una fiumana bella, e del suo nome/ lo titol del mio sangue fa sua cima, collocando Ottobono nel girone degli avari. Effettivamente, in vita fu ricchissimo, ma non risulta da alcun documento che fosse anche avaro. Non risulta neppure il contrario; comunque, i servigi prestati alla Chiesa lo convinsero che rendeva merito alla gloria di Dio e a questo pensiero si uniformò, sapendo che un giorno o l’altro a Lui si sarebbe presentato. Fece fra l’altro edificare l’abbazia di Sant’Adriano, insieme ad un «meraviglioso palazzo», a Trigoso, oggi scomparsi: la sua esistenza si concluse a Viterbo il 18 agosto 1276, quando aveva già oltrepassato la ragguardevole – per l’epoca – età di sessantanni.