All’Asinara è
in atto una certa “ristrutturazione”. Così uno dei tanti edifici carcerari è
oggi stato parzialmente ristrutturato ed è visitabile.
Nel fotografare il cielo a scacchi provo un senso di tristezza, e anche la
spiacevole sensazione che commetto una violenza entrando come turista in un
luogo in cui le pietre sono intrise di sofferenza, magari meritata, ma comunque
sofferenza.