MAGNETITE
OSSIDO DI FERRO
CRISTALLIZZA NEL SISTEMA CUBICO
FORMULA CHIMICA: Fe
3 O4
PESO SPECIFICO: 5,2
DUREZZA: 5,5-6,5
COLORE: NERO
LUCENTEZZA: METALLICA

Bel X ottaedrico di 5 mm. di magnetite delle serpentine presso
la località Cammezzana

Stupendo cristallo cubo-ottaedrico di magnetite della miniera di Libiola.

In masse compatte è un importante minerale per l'estrazione del ferro (ne contiene il 72,4 %). Di questa specie era costituito il famoso giacimento di Traversella in Piemonte, che ha fornito degli stupendi esemplari cristallizzati, sicuramente i migliori della penisola. I cristalli sono in prevalenza ottaedrici, più raramente cubici o rombododecaedrici; i più belli sono però quelli che presentano delle forme miste. Il colore è un nero lucente. Tali caratteristiche ne fanno uno dei minerali più ricercati. In Val Petronio la magnetite è relativamente diffusa all'interno delle serpentine, i cristalli sono però rari. In cristalli è segnalata da epoche remote lungo il corso del rio Bargonasco ma attualmente risulta introvabile. Ottimi esemplari ottaedrici (anche di cinque millimetri) sono stati rinvenuti di recente durante i lavori di ampliamento della strada che porta alla località Camezzana di Casarza Ligure, in prossimità dell'incrocio con la statale di Cento Croci. In microscopici cristalli è stata osservata presso la vecchia chiesa di Sant'Antonio in località Camezzana, su di una oficalce, evidenziata da uno sbancamento al contatto tra argilloscisto e serpentina; al monte Fucisa in paragenesi del granato. Nella Valle delle Acque Calde è segnalatain una galleria del complesso minerario cuprifero della Gallinara, in una insolita paragenesi di aragonite e granato. In rozzi cristalli assai grandi (oltre un centimetro) è presente in una serpentina affiorante tra i diabasi del versante sud del monte Loreto. Recentemente è stata notata anche nelle rocce che affiorano ai bordi della strada che sale dal Bargonasco a Bargone, nella parte superiore del monte Brana in masserelle millimetriche, nelle serpentine del monte Giovanella in cristalli ad abito rombododecaedrico, negli argini del rio Gavotino in aggregati di cristalli ad abito misto di oltre un centimetro che sono i più belli finora rinvenuti in questa vallata, presso Velva in sciami di micro cristalli. Ulteriori osservazioni si sono avute nella zona occidentale del massiccio del Bracco ed in diverse altre località della Val Gromolo (Miniera di Libiola).