BRUCITE
IDROSSIDO DI MAGNESIO
CRISTALLIZZA NEI. SISTEMA ROMBOEDRICO
FORMULA CHIMICA: Mg (OH)
2
PESO SPECIFICO: 2,4
DUREZZA: 2-2,5
COLORE: INCOLORE, BIANCO
LUCENTEZZA : VITREA, MADREPERLACEA

Venetta di brucite fogliacea del monte Arpecella

Si tratta di un importante minerale di magnesio: se in concentrazioni notevoli serve per l'estrazione del metallo, tuttavia molte volte è utilizzato industrialmente per la preparazione di materiali refrattari, nell' industria petrolifera e per la produzione di solfato di magnesio. Alcuni decenni fa la brucite veniva estratta ad  Agnola, presso Carro, a pochi chilometri dal colico della Mola che separa la Val Petronio dalla Val di Vara; qui venne osservata anche in rari cristalli esagonali, oppure in aggregati fogliacei nella varietà fibrosa nemalite. La brucite che si trova quasi sempre nelle serpentine, rocce assai diffuse in Val Petronio, è stata oggetto di nostre particolari ricerche che ci hanno permesso da individuare due affioramenti caratterizzati da una notevole quantità di materiali biancastri, i quali rappresentano i classici prodotti di alterazione dei principali minerali di magnesio. Scavando nella roccia siamo riusciti ad evidenziare alcune lenticelle dello spessore di 5 / 6 mm., che attribuirei alla brucite. Le località sono la zona di Velia (le cui serpentine fanno parte dello stesso massiccio montuoso della miniera di Carro) e la Valle dell'Osa. Sicuramente il minerale e presente in altre zone della Va Petronio, laddove incontriamo della serpentina ricoperta da abbondanti incrostazioni bianche. La brucite, se compatta, è assai trascurata dai collezionisti; ricercatissima invece se si presenta in cristalli che sono decisamente rari anche a Carro.