Amanita muscaria
(Ovolo malefico, Tigna russa in genovese)

Velenosa!

 

L’Amanita muscaria rappresenta una sorta di “emblema” della categoria, o meglio, del regno dei funghi: infatti compare spesso nei disegni delle fiabe illustrate – è in effetti un bellissimo fungo - quindi i bimbi hanno l’occasione di vederla spesso, e di ricordarla.

Viene, per questo, talvolta, associata all’idea del fungo mortale per eccellenza, che è, in realtà, l’Amanita phalloides (vedi foto e descrizione).

La confusione possibile è però più facile con l’Amanita cesarea, cioè con l’Ovolo buono, viste le tinte aranciate che contraddistinguono quest’ultima, e che può riscontrarsi anche in A. muscaria, specialmente nella sua forma, denominata ‘aureola’, che è, tra l’altro, priva di verruche sul cappello.

E’ specie assai diffusa, pressoché ubiquitaria e comune, anche dalle nostre parti, passeggiando dall’estate all’autunno tardo nei boschi di latifoglie, soprattutto in faggete, ma anche nella macchia mediterranea. Gli esemplari che crescono nei boschi montani di latifoglie sono quelli più belli e massicci.

Le sue tossine agiscono sia a livello gastro-intestinale, sia sul sistema nervoso centrale.

Queste, in sintesi, le sue caratteristiche morfologiche:

-          il diametro va da 10 a 20 cm. circa, ed è provvisto di verruche bianche

-          le lamelle sono bianche o crema

-          il gambo è ornato di un anello membranoso e di volva scagliosa e concolore

-          non ha un odore particolare