La Ditta Fratelli MARIN

è attiva sul mercato organario da più di un secolo: dapprima con il Cav. Raffaele Marin, nonno degli attuali titolari, poi con  Filippo Marin, padre degli attuali titolari, e adesso con Raffaele e Paolo Marin; l'attività dei Fratelli Marin è collegata al Cav. Camillo Guglielmo Bianchi (1821 – 1890), capofabbrica del grande organaro Serassi di Bergamo, in quanto il Cav. Raffaele Marin rilevò insieme al Cav. Enrico Parodi la fabbrica di Domenico Tagliafico, allievo e continuatore del medesimo Bianchi.   La società era stata aperta con la denominazione Parodi & Marin nel 1907, si prosegue con questa denominazione fino al 1962 - 63, a cavallo di questi anni infatti muoiono sia il Cav. Enrico Parodi che il Cav. Raffaele Marin: è a questo punto che la Ditta cambia denominazione prima in Marin & Rossi poi in quella ancora attuale: Fratelli Marin. Attualmente i titolari sono coadiuvati da 7 dipendenti fissi.

La Ditta, iscritta all'AIO (Associazione Italiana Organari) svolge lavori di restauro di organi a canne con qualunque tipo di trasmissione: meccanica, pneumatico – tubolare, elettrica; si occupa di costruzione di nuovi strumenti, di intonazione ed accordatura con restauro canne.

Negli ultimi anni si è altamente specializzata nel restauro di organi storici, secondo le norme del Ministero (DL 24-3-2006 n° 156) e della CEI, oltre ad avere le certificazioni, da parte delle Soprintendenze di rispettiva competenza, dichiaranti la riuscita "a regola d'arte" degli ultimi restauri eseguiti.

Dal 2007, anno in cui la Ditta si è trasferita nel Comune di Lumarzo (GE) nel cuore della Valfontanabuona, ha curato il restauro di 25 strumenti di diversi autori, epoche e dimensioni; portiamo ad esempio l'opera n° 3 di Bianchi della Parrocchiale di Mandrogne, la ricostruzione dell'organo Serassi a Viguzzolo, il restauro del settecentesco organo Piccaluga della Parrocchia dei SS. Cosma e Damiano a Genova e del gioiello sempre settecentesco di Bibbiena, nell'aretino. Ha da poco ultimato il difficile, impegnativo ma altrettanto soddisfacente restauro del capolavoro (uno tra i pochi rimasti) costruito dal gesuita olandese Willem Hermans tra il 1657 e il 1659, ricostruito tra il 1852 -1853 da Bianchi e modificato nel 1905 dai Fratelli Lingiardi, custodito nella Basilica di S. Maria Assunta in Carignano, Genova.

Attualmente è impegnata anche in Nuova Caledonia, collettività francese d'oltremare, situata nell'Oceano Pacifico, nella Cattedrale di St. Joseph di Nouméa che ospita un prezioso strumento del più celebre organaro francese dell'Epoca Romantica: Cavaille – Coll.

Maestri organisti di fama nazionale ed internazionale hanno collaborato con la Ditta, inaugurando con successo i restauri eseguiti: Maestro Olivier Latry - primo organista di Notre Dame di Parigi – concerto inaugurale del 2005 della Cattedrale di S. Lorenzo in Genova; Maestro Comm. Giancarlo Parodi, concerto inaugurale del 2010 del grandioso organo Tamburini 1959 della Parrocchia di   S. Giovanni Battista in Recco (GE); Maestro Comm. Giancarlo Parodi, concerti inaugurali per organo + organo e orchestra, concerto scritto appositamente dal M° Fabrizio Callai, inaugurazione monumentale organo della Basilica di S. Maria Assunta in Carignano (GE); Maestro Roland Muhr di Monaco di Baviera, concerto inaugurale del 2010 della Parrocchia della Beata Vergine Assunta in Viguzzolo (AL); Maestro Eugenio ed Arturo Sacchetti, relazione di collaudo della ricostruzione dell'organo Serassi 1817 con totale ricostruzione della cassa lignea della Parrocchiale di Viguzzolo (AL), (vedi lettera allegata); Professoressa Mariella Mochi, docente della Cattedra d'Organo in Conservatorio a Firenze, concerto inaugurale del 2002 del nuovo organo a tre tastiere (45 registri) della Parrocchia S. Michele Arcangelo in Lucca;  Mons. Luigi Sessa (deceduto il 31/12/2001), maestro di cappella del Duomo di Firenze, concerto inaugurale del 1999 del nuovo organo a tre tastiere              (46 registri) della Parrocchia di S. Ermete in Forte dei Marmi (LU); Maestro Roberto Cognazzo, concerto inaugurale del 2004 della Parrocchia di S. Felice in Frugarolo (AL), organo Camillo Guglielmo Bianchi opus n° 6 del 1854.

Il laboratorio, situato nel Comune di Lumarzo (GE), nel cuore della Valfontanabuona, è suddiviso in due piani per un totale di 400 mq ben distinti e attrezzati a seconda delle operazioni di restauro e di lavoro da svolgere.

Al piano terreno è collocata la falegnameria, completa di tutte le attrezzature necessarie sia per il restauro sia per la nuova costruzione; è a questo piano che si compiono le operazioni di restauro somieri, tastiera, pedaliera, mantici, costruzione delle canne di legno, casse lignee ecc., costruzione della meccanica trasmissiva.

Il secondo piano è dedicato al materiale fonico in metallo: qui si trovano tutte le attrezzature necessarie alla pulitura, lavaggio, cilindratura, saldatura ed intonazione della canne con l'utilizzo di un organo – prova per la prima intonazione.

Tutto il laboratorio è protetto da un sistema di allarme volumetrico e perimetrale, completo di sensori esterni ed interni disposti in più punti dei vari piani.