TITANITE
NESOSILICATO DI CALCIO E TITANIO
CRISTALLIZZA NEL SISTEMA MONOCLINO
FORMULA CHIMICA: Ca Ti Si O
5
PESO SPECIFICO: 3,5
DUREZZA: 5-5,5
COLORE: GIALLO PALLIDO
LUCENTEZZA: DA ADAMANTINA A RESINOSA

X singolo di titanite del monte Bomba, Casarza Ligure

Titanite della miniera di Libiola (Val Gromolo)

La titanite è un componente accessorio di rocce eruttive e metamorfiche, più raramente delle sedimentarie. Un tempo sconosciuta in Val Petronio, vi è comunque decisamente rara; è stata osservata di recente su di un masso alluvionale di diaspro rosso nell'alveo del rio Figallo presso Bargone, in associazione ad anatasio di colore blu, quarzo e albite. Il materiale probabilmente proviene dalle frastagliate pareti del monte Tregin. La titanite si presenta in cristallini submillimetrici molto appiattiti a forma di cuneo, di un debole colore giallognolo; ne sono stati rinvenuti soltanto due esemplari. Più recentemente è stato rinvenuto un singolo cristallo di circa un millimetro le cui caratteristiche morfologiche corrispondono alla sopraccitata specie nelle rocce metamorfiche della Valle delle Acque Calde, in paragenesi di diopside, pirrotina, granato ecc.; successivamente ne è stato rinvenuto un altro esemplare ancora nelle serpentine della Valle dell'Osa, in paragenesi con pirrotina e millerite. Nonostante il substrato geologico della Val Petronio presenti le condizioni per una sua maggiore presenza, nonostante le continue ricerche non è stato più possibile osservarne altri esemplari.
In Val Gromolo è assai più frequente sia nelle ofioliti che nei diaspri.