DelAsEm Storia della più grande organizzazione ebraica italiana di soccorso durante la seconda guerra mondiale
Ad un certo punto di un percorso millenario, gli ebrei subirono una terribile persecuzione, la più grave dacché nel mondo essi esistevano. Questo particolare punto possiede collocazioni temporali precise: 1922 e 1933, coincidenti con l’affermazione, in Europa, di fascismo e nazismo, cioè di due ideologie totalitarie, che avevano nell’antisemitismo e nel razzismo i cardini portanti della loro dottrina. Questo lavoro nasce con un duplice intento; da una parte, comprendere come si giunse a ciò, attraverso un esame compiuto sulla stampa locale e nazionale, laica e cattolica, chi furono i persecutori, perché lo furono e se, oltre a costoro, altri si prestarono a collaborare, con azioni di fiancheggiamento, per opportunismo, calcolo, convenienza, talvolta o spesso viltà, servilismo, aspetti ben presenti nella società del tempo, lontani da propositi morali o culturali, che cominciarono a mutare soltanto dopo la data dell’armistizio italiano e la crisi del fascismo. Il secondo intento, in realtà, è una storia – approfondita – della Delasem, l’ente assistenziale ebraico con sede a Genova che operò in Europa prodigandosi nel salvataggio dei correligionari in difficoltà. I protagonisti, in virtù di un’impresa straordinaria quanto unica, a buon diritto, rientrano a pieno titolo nella storia ebraica e perfino nei miracoli umani: se esisteva un modo per difendersi da una macchina mostruosa il cui scopo ultimo era lo sterminio, l’organizzazione nata dalla volontà degli ebrei italiani provò ad attuarlo, spesso riuscendovi, con il concorso di numerosi soggetti, tra i quali non vanno dimenticati la Chiesa (dopo il 1940 ed in forma non ufficiale), enti americani come il Joint e la Hicem e, all’indomani dell’8 settembre, gli organismi nati con la resistenza. Su tutti però, occorre dirlo, gli ebrei si aiutarono «con la solidarietà di altri ebrei», come precisò Lelio Vittorio Valobra, l’avvocato genovese presidente della Delasem, nelle comunicazioni agli assistiti. Completa il quadro un’appendice di documenti di grande interesse, reperiti nei fondi di archivi italiani e stranieri. |